Vi proporremo semplici "dritte" sulla vita quotidiana o a volte magari cercheremo anche solo di divulgare buone pratiche alimentari e non solo che anche noi cerchiamo di osservare nella TheSoundofFamily Home.
PRONTI?....
Via con la nostra prima Eco curiosità che sarà sempre così composta:
una piccola intro e un pratico LO SAPEVI CHE....?
L'IMPRONTA ECOLOGICA
L’insieme delle attività umane ha un effetto sull’ambiente, lascia un’impronta sulle terre e i mari del nostro Pianeta.
Questa impronta si chiama Impronta Ecologica (Ecological Footprint) e ci dice quanto territorio “vivo”, biologicamente produttivo, la cosiddetta biocapacità, viene utilizzato per produrre le risorse consumate da una famiglia o da un Paese, e per assorbire i relativi rifiuti.
L’Impronta Ecologica è un indice statistico utilizzato dagli esperti e dalla Commissione Europea per misurare - in metri quadrati globali (m2 globali) o in ettari globali - “quanta natura consumiamo”.
Ogni alimento lascia un’impronta ambientale più o meno grande e “pesante” sul nostro pianeta.
E questo, non solo perché la sua produzione occupa porzioni più o meno estese di territorio, ma anche perché manifattura, distribuzione, cottura e smaltimento dei rifiuti provocano l’emissione nell’atmosfera di grandi quantità di gas serra, prima tra tutti l’anidride carbonica (CO2).
Per riassorbire la CO2 tramite la fotosintesi, la natura ha bisogno di alberi, di foreste. In sintesi: tanto maggiore è la quantità di gas serra immessi nell’atmosfera, tanto più esteso sarà il territorio forestale necessario per riassorbirli.
LO SAPEVI CHE...utilizzando il
microonde per riscaldare l’acqua del the, consumi un terzo dell’energia che
utilizzeresti riscaldandola sul fornello a gas?
Sulla base dei fattori di
conversione si possono calcolare i valori di
CO2 equivalente verificando come la “rapidità” del forno a microonde
permetta di ottenere una minore emissione di gas serra, più bassa
dell’alternativa a gas.
La bollitura di mezzo litro d’acqua
in una teiera in pirex utilizzando un forno a microonde da 1.000 W richiede
all’incirca due minuti per un consumo di energia di circa 0,03 kWh.
La bollitura mediante riscaldamento
su un fornello a gas da 1 kW, invece, utilizzando un pentolino, richiede un
consumo diretto di circa 0,09 kWh.
Speriamo che ECO consiglio possa servire, per noi è stato un utile suggerimento per Eco-scoprire come rispettare l'ambiente quotidianamente con un semplice accorgimento.
Concludiamo la rubrica con un proverbio Masai, secondo noi, molto bello:
Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli.
Molto molto molto interessante!!!!!!!!!!!!! Grazie per le info MOmmymarty, sai che noi siamo molto attenti all'ambiente. Una cosa volevo chiederti: io il micronde non lo uso mai, ne ho sentito parlar male, per cuocere lavora a livello cellulare nei cibi, e le conseguenze non sono note. Io non sono un'esperta in merito e non ne capisco un granchè... tu hai notizie in merito?
RispondiEliminaBaci baci
Cara Vale mi fa piacere ti sia piaciuta l'iniziativa e sto prepando una risposta comune a te e Valeria in merito a quanto so del micoroonde...a presto M
EliminaInteressante questo raffronto sui consumi di energia, ma anche io ho qualche resitenza, soprattutto dovuta ad ignoranza, sul microonde, che avevo prima di conoscere Marco, e che ora in casa non abbiamo pre scelta...
RispondiEliminachissà se c'è qualcuno che può aiutarci a chiarirci le idee su questa cosa. Appeno ho un po' di tempo, però, una piccola ricerchina la faccio da me...
Grazie Mommymarty!
Come promesso sopra alle mie due Vale (-ntina e -ria) ecco alcune info fornite da Daddy Do direttamente dal sito AltroConsumo (che consultiamo spesso per ricerche del genere).
EliminaCosa sono le microonde?
Microonde è il nome che viene dato alla parte dello spettro elettromagnetico compresa tra le onde radio e la radiazione infrarossa. Per essere precisi, microonde vengono chiamate quelle onde che hanno una lunghezza d’onda compresa tra 0,1m (corrispondente ad una frequenza di circa 3GHz) e 1mm (che corrisponde ad una frequenza di circa 300 GHz).
Come funziona un forno a microonde?
La radiazione a microonde viene prodotta da un generatore ad alta frequenza che si accende e si spegne circa 50 volte al secondo lanciando “pacchetti di radiazione” all’interno del forno. Questi pacchetti di radiazione vengono assorbiti dalle derrate alimentari e generano a loro volta delle oscillazioni di piccola ampiezza delle molecole di acqua presenti all’interno di tutti i cibi. Il moto oscillatorio di queste molecole genera calore per attrito e quindi riscalda il cibo.
Utilizzare il forno a microonde può essere dannoso per la salute?
L’esposizione prolungata alle radiazioni ad alta frequenza può portare alcuni danni soprattutto a tessuti delicati come il cristallino, causati dalle alte temperature che vengono a crearsi. Tuttavia i forni a microonde sono costituiti da pareti metalliche e da una rete metallica incorporata nello sportello in modo da riflettere e far rimanere al proprio interno la totalità delle radiazioni emesse dal generatore. Per di più nel momento in cui lo sportello viene aperto, il generatore si interrompe e nel giro di 10µs (0,01 millesimi di secondo) il forno non emette più nessun tipo di radiazione. Il limite massimo consentito sulla fuoriuscita di radiazioni per legge è di 5mW/cm2 a 5cm di distanza ed i nostri test dimostrano che tutti i prodotti presenti sul mercato sono ampiamente al di sotto di questa soglia. Questi limiti possono essere superati da forni le cui guarnizioni risultino essere difettose o sporche oppure in cui il dispositivo di chiusura non funzioni in modo appropriato quindi è buona norma tenere puliti questi elettrodomestici così come accertarsi che ogni loro parte non sia danneggiata.
I rischi sanitari maggiori, esattamente come nel caso della cottura convenzionale, provengono dai cibi riscaldati all’eccesso o dai germi patogeni presenti nelle derrate alimentari e non completamente eliminati durante la cottura.
Il principale pericolo sia della cottura convenzionale che di quella con il forno a microonde resta, comunque, quello di ustionarsi. L’acqua bollente (o i liquidi bollenti in genere), infatti, è molto pericolosa, quando viene a contatto con il corpo, rovesciandosi o schizzando su di esso. Attendere 10 minuti dopo la cottura o il riscaldamento può essere una buona regola perché il calore si distribuisca uniformemente in tutta la massa di cibo e per evitare scottature e lo stesso effetto si può ottenere con il mescolamento.
Il forno a microonde è cancerogeno?
Alcuni studi sulle microonde dimostrano che esse possono avere effetti cancerogeni solamente se ci si sottopone ad esposizioni prolungate a distanza molto ravvicinata alla sorgente tuttavia, come detto in precedenza, la fuoriuscita di radiazioni è talmente piccola ed il forno viene utilizzato per tempi così brevi che l’utilizzo del forno a microonde non può categoricamente portare ad effetti cancerogeni. Per quanto riguarda invece i cibi cotti in microonde, come detto in precedenza, non c’è una sostanziale differenza con i cibi cotti in maniera convenzionale perciò anch’essi si possono definire privi di alcun rischio cancerogeno.
Spero possa esservi utile la spiegazione e anzi se conoscete altre fonti meno positive rispetto al microonde fatemele sapere, in caso lo elimino anche io dalla nostra cucina!
MommyMarty
mommymarty, grazie mille a te e a Do per queste notizie... le mie non sono altrettanto positive purtroppo...
Eliminaora ci scrivo un post, perché qui sarebbe troppo lungo.
Un abbraccio!!!!
Grazie MommyMarty e DO, Altroconsumo è una fonte molto attendibile, anche noi vi facciamo affidamento. Ora vado a leggermi il post di Valeria.
RispondiEliminaAbbracci!
Si corro anche io a vedere il post di Valeria e speriamo di capirci qualcosa! baci MommyMarty
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