mercoledì 10 ottobre 2012

Riflessioni ongoing ...

Come avrete notato fatichiamo a rientrare nel ritmo del blog, solo qualche post settimanale, a volte solo quello del venerdì...insomma mi sono resa conto che da quando non lavoro più da casa ma son rientrata alla old routine in office ho meno tempo di prima...ma come è possibile??
ebbene il fatto è che lavoro di più, mi han dato più responsabilità e quando rientro a casa ho tutte le faccende da fare e ovviamente MI da coccolare visto che il resto del tempo lei sta al nido!!
Forse rimpiango un pò la mia condizione di lavoratrice from home, o forse questa riflessione è per chiedermi / ci quanto siamo dipendenti dal nostro lavoro...io non sono mai stata una malata della carriera o altro, ma sicuramente dell'affidabilità e della professionalità. Risultato cerco sempre di dare il meglio di me e questo richiede tempo e fatica, ma allo stesso modo non voglio trascurare la mia famiglia. Anche perchè nonostante io abbia studiato e raggiunto un certo livello di istruzioni, credetemi che nel nostro paese questo non conta...la precarietà ci è compagna da anni!
L'altra sera in tv (o forse meglio dire notte, non so bene a che ora e che canale fosse, so solo che avevo acceso la tele perchè la sinusite non mi lasciava riposare) ho visto un servizio sulle famiglie, il lavoro e gli aiuti che lo stato gli dà...vorrei trasferirmi subito ad Amsterdam!
Servizi efficienti, il comune supporta le famiglie e soprattutto le mamme lavoratrici con orari e servizi che permettono di conciliare lavoro e figli etc. etc.... Amsterdam è un esempio perchè il reportage che ho visto era su quella città, ma so di amiche in Francia che hanno anche loro molte possibilità più di noi.

Personalmente ci riteniamo fortunatissimi, pur nella nostra precarietà, siamo riusciti in molte cose:
- abbiamo un lavoro (a tempo det, ma L'ABBIAMO!!)
- abbiamo una casa (con mutuo 30ennale ovviamente che senza l'aiuto del nonno non ci avrebbero mai concesso perchè non gli potevamo fornire abbastanza garanzie visto la condizione precaria appunto)
- la nostra cucciola frequenta il nido comunale (ha fatto un po' di lista di attesa, ma ora ci va ed è FELICE e non vi svelo le rette dei privati per non farvi del male..)
- ma soprattutto abbiamo tanto amore e gioia da condividere tutti i giorni in ogni momento, e questo è il nostro più grande successo che ci fa vivere in un' armoniosa melodia...anche quando il cielo sembra sempre grigio!!

Avevo bisogno di sfogarmi, avevo bisogno di condividere e così è nato questo post, di getto scritto direttamente dal cuore...e vi avverto per genuinità non lo voglio rileggere per correggerlo, lo lascerò così con eventuali errori di battitura per rimarcare il nostro sentirci vivi così magari con qualche sbaglio, ma sempre vivi e positivi verso il domani.

E voi come vivete / affrontate questi momenti di precarietà in famiglia?

Vi lasciamo con una immagine di quello che prepareremo per cena visto l'arrivo del tempo grigio e freddo qui da noi...Buona serata a tutti






8 commenti:

  1. Bellissimo e molto sentito questo post: avete l'amore, si, e la vostra cucciola. Questi sono i punti cardine: concordo in pieno.
    Personalmente, vista la mia condizione di mamma single, sto affrontando un periodo molto pesante dal punto di vista economico...cerco di essere positiva (o inconsciente...devo ancora decidere!) e spero che passi presto, che le cose si mettano a girare per il verso giusto.
    Per quanto riguarda l'Italia, in tutta onestà, nutro seri dubbi che qualcosa possa mai cambiare in positivo...
    Un abbraccio!
    A presto!
    :-))

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    1. ArteMamma mi sa che tu di incosciente hai poco al contrario sei sempre piena di idee positive e riflessioni profonde! Grazie di condividere la vostra (tua e di Binotto) vita con noi lettori e grazie di seguirci i tuoi commenti/consigli ci fanno sempre piacere!

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  2. Carissima, come non condividere il tuo post scritto di getto e di cuore!!! Anche noi viviamo la stessa situazione, con la differenza che io fortunatamente lavoro part time alla mattina e Anna frequenta un nido privato (purtroppo, visto che nel nostro paese non c'è il comunale).
    Abbiamo anche noi un mutuo ventennale, io sono in cassa integrazione da un anno e mio marito ha il blocco degli straordinari, la retta del nido per mezza giornata è 350 euro e i conti da far quadrare sono davvero duri. Siamo entrambi laureati eppure di fronte alla crisi non c'è nulla che valga... noi stringiamo i denti e pensiamo con positività come voi a tutte le cose meravigliose che la vita ci ha donato e ci dona e giorno dopo giorno, passo dopo passo, viviamo con serenità e con semplicità, all'insegna della decrescita e del consumo minimo... insomma alla fine di necessità abbiamo fatto virtù!!!
    Un carissimo abbraccio, ti sono vicina!!!!

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    1. Cara Valentina, sembra che questo mio post abbia sortito un richiamo globale...purtroppo perchè conferma che siamo in tanti nella stessa condizione di incertezza! soprattutto chi ha anche raggiunto la laurea! Questo non deve essere un marchio di superiorità sia chiaro, ma nemmeno uno svantaggio, cosa che invece in Italia accade. E come ha ben scritto anche tu alla fine di necessità se ne fa virtù!
      Sentiamoci vicini e sarà più facile il cammino!!

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  3. Cara, hai fatto bene a sfogarti.
    Anche noi di fronte alla crisi cerchiamo di andare avanti e di gustarci tutti i nostri piccoli momenti di felicità! Un abbraccio :)

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    1. Grazie Robin anche a voi della vicinanza, come sempre la forza dell'unione e la comprensione aiutano sempre! Ricambiamo volentieri l'abbraccio da tutta la famiglia :)

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  4. Mi sa che facciamo un bel coro di Anche noi!!!
    Io sono a casa, abbiamo un solo stipendio (anche se sto cercando di industriarmi per creare una piccola entrata anche io, se va bene sarà piccolissima ma sarà pur sempre qualcosa), un mutuo trentennale, nessuna concessione supreflua, molte cose gfatte in casa per risparmiare sulla spesa, ma tanto tantissimo amore, che ci riempie e non ci fa desiderare di possedere cose. Per fortuna qui c'è un nido statale vicinissimo. E' vero che ci sono certi mesi davvero duri e difficili, soprattutto quando capitano delle spese impreviste e straordinarie, ma alla fine ce la si fa, a volte grazie anche ai nonni, che ogni tanto ci danno piccoli aiuti, anche non richiesti.
    La nostra esperienza di vita in barca ci ha insegnato moltissimo sul vero significato del "necessario" e del "superfluo", del risparmio in termini di energia e acqua, del riciclo e del riuso, e questo ci aiuta moltissimo a non sentirci privati di nulla (o quasi, eheheh!).
    un abbraccio anche da noi tre!

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    1. Valeria come vi capiamo!!! Anche noi abbiamo la fortuna di avere i nonni sia ogni tanto per curare MI che come supporto economico (è triste ammetterlo ma nonostante gli sforzi a volte arranchiamo!!) e per un certo periodo solo uno stipendio...ìFortunatamente quello che ci sprona ad andare avanti con ottimismo è il forte senso della Famiglia che ci unisce e che nel nostro piccolo cerchiamo di condividere con tutti voi amici di blog.
      Dobbiamo però anche ringraziare le note amiche che seguiamo per i consigli,suggerimenti, ricette per i bimbi e tra questi spiccano proprio le tue ricette e i consigli per "fare" in casa evidenziando l'importanza dell'essenziale!
      Un abbraccio e spero che il tuo progetto di cui parlavi vada in porto! MommyMarty

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